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Capoliveri Legend Cup

15 Maggio 2016

capoliveri legend cup

Sveglia all'alba di venerdi lasciandoci alle spalle la pioggia di Milano per raggiungere il sole dell'isola D'Elba. Dopo mille ripensamenti (legati più che altro alla lunghezza del viaggio) finalmente respiriamo un'aria diversa. Lasiamo i bagagli al residence "i Mandorli" e, grazie ai preziosi consigli di Andrea iniziamo un giro pomeirdiano in mountain bike.

Ritmi molto rilassati ci portano su e giù con meravigliosi panorami e scorci sul mare. Incontriamo anche qualche moto da enduro che si diverte su questi percosi accidentati.

Dopo una bellissima discesa raggiungiamo la villa di Napoleone . Non vorremmo stancarci troppo e, cercando la via più breve per il ritorno troviamo dapprima una strada sbarrata da una base militare e poi un tremendo sentireo semiabbandonato che ci costringe a portare le bici a spalla. Raggiungiamo una vetta in località Montemarsle dove si trovano alcuni caseggiati abbandonati e un pastore con il gregge.

La giornata di sabato è dedicata al recupero fisico e al ritiro dei numeri di gara. Ci presentiamo puntuali alla palestra comunale di Capoliveri ma dobbiamo aspettare perchè non sono ancora pronti. Riusciamo ad entrare proprio quando stavamo per andarci a bere un caffè. Dopo una breve coda riesco a recuperare il mio numero e pacco gara ma per Luca le cose sono diverse. Sembra che sia iscritto alla gara corta e che non possa fare la variazione.

 

casera campelliPer queste gare infatti è richiesto un certificato medico sportivo agonistico che viene emesso solo su richiesta da parte di una società sportiva. In pratica sono gare aperte in teoria a tutti ma per partecipare esiste un requisito implicito. Il suo certificato è stato emesso con il medesimo protocollo di uno agonistico ma in teoria non è sufficiente. Riusciamo a convincere gli organizzatori che, avendo già pagato per il tesseramento giornaliero, dovrebbe essergli possibile partecipare alla gara lunga.

Dopo un aperitivo siamo a cena con Fabio e la sua squadra: il nostro carico di carboidrati è rappresentato da una pizza lunga un metro.

pizzaLa sveglia la mattina della gara è alle 7 ma a quell'ora siamo già a far colazione da andrea che ha preparato un buffet magnifico. La partenza è prevista per le 8.30 e il nostro timore è quello di non trovare parcheggio visto che ci sono migliaia di iscritti. Il timore è assolutamente infondato e parcheggiamo senza problema. Una gomma sgonfia sulla Cannondale ci fa ritardare ed arriviamo alla griglia di partenza per ultimi.

Partiamo con tutta calma visto che il nostro obiettivo è solo quello di riuscire ad arrivare alla fine della gara. Essendo gli ultimi patiamo molti rallentamenti, già sulle strade di capoliveri, sulle prime salite e sulle prime sdiascese tecniche. Tanto che alla prima discesa ripida veniamo raggiunti dai primi che partecipano alla più corta "classic" e che ci superano a grande velocità ruzzolando giù dal pendio incuranti dei più lentiche sono in evidente difficoltà.

Con il passare del tempo il gruppo si dirada e non ci sono nemmeno più occasioni di sovraffollamento. Ai ristori ci sono banane e crostate di frutta oltre che a bevande di ogni tipologia.

A 5 chilometri dalla fine troviamo due concorrenti in panne che ci chiedono una falsamaglia. Luca cede l'unico ricambio che ha incrociando le dita nella speranza di non averne bisogno nell'ultimo tratto.

Tagliamo il traguardo dopo 5 ore e 40 minuti con la convinzione di essere gli ultimi. Dalle classifiche di TDS in realtà scopriamo di essere in 578 e 579ma posizione su 605 arrivati al traguardo con mezz'ora di anticipo sull'ultimo. Il podio dell'ultima posizione quindi non è quindi nostro.

 

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