2 Marzo 2008

Mountain bike all' Alpe Solaz

Il caldo smisurato di questi giorni rende impossibile qualsiasi attività sciistica. Le temperature non scendono sottozero nemmeno di notte e ormai la neve caduta questo inverno è quasi completamente sciolta. Il mezzo migliore per muoversi nel misto di neve e fango è la bicicletta. Partiamo con le nostre mtb da San Nicolò in Valfurva ed iniziamo a salire verso il Monte Forcellino. Nonostante il forte vento da nord il sole è caldissimo. Saliamo solo con magliette leggere a maniche lunghe. Superiamo le baite Capel a 1513 metri, Pra di flet a 1600 e seguiamo la strada parzialmente innevata fino a Pradaccio di sotto 1666 (pradecc da fro). Qui la neve marcia ha uno spessore che arriva anche a mezzo metro: ci dirigiamo veso il ponte che porta alla Val Zebrù. Passiamo dall'Aradena a 1651 metri, Gianantoni a 1648 e prima di arrivare al ponte incontriamo Picianecia, compretamente all'ombra a 1609 metri.

Da qui risaliamo per il sentiero che porta al parcheggio di Fantelle (Fantela), seguendo il percorso della Stravalfurva. Un veloce spuntino a base di arance e proseguiamo verso la strada militare dell'Ables. Risaliamo lungo la strada che in alcuni punti in ombra risulta ancora coperta dalla neve fino ad arrivare al bivio per l'alpe Solaz. Sono le 16.30 ed è ora di iniziare la nostra discesa. Ci copriamo ed iniziamo a scendere dalla mulattiera completamente innevata. Superiamo gli ampi alpeggi Solaz che sovrastano tutta la Valfurva, con l'occhio che spazia fino a Bormio. Paola è in difficoltà con i freni cantilever: i pattini bagnati dalla neve frenano molto meno. I dischi della mia Specialized sono quasi incandescenti: a contatto con la neve questa si scioglie immediatamente e si mette a bollire istantaneamente. Raggiungiamo nuovamente la militare dell'Ables e poi pieghiamo in downhill giu da prati e pietraie. Seguiamo la linea retta più breve fino a raggiungere in pochi minuti Sant Antonio.

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