MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

Monte Bianco: rifugio Cosmiques - Mont Blanc du Tacul

5 - 6 Agosto 2005

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5 Agosto 2005: Aiguille du Midi - Rifugio Cosmiques

E' una bellissima giornata di sole, ci diamo appuntamento al casello della Milano - Torino alle 9.00. In poco più di due ore siamo al traforo. Fortunatamente da qualche giorno ha riaperto il Frejus, quindi il traffico oggi è praticamente inesistente.

Parcheggiamo a Chamonix verso mezzogiorno, prepariamo gli zaini e ci imbattiamo nella coda interminabile per prendere i biglietti della Funivia. Ci impiegheremo quasi due ore a prendere la prima funivia. In meno di 20 minuti raggiungiamo poi l'Aiguille du Midi a 3842 metri. Ci vestiamo, indossiamo imbrago e ramponi e legati iniziamo a scendere verso il rifugio Cosmiques.

Appena usciti dalla struttura della funivia bisogna attraverare una bellissima cresta innevata con un panorama molto aereo: sulla nostra sinistra abbiamo un ripido scivolo innevato di pochi metri e poi un baratro di qualche migliaio di metri sul paese di Chamonix. La giornata è tersa, non ci sono nubi ad eccezione di una grossa formazione lenticolare che avvolge proprio la vetta del tetto d'Italia.

Attraversiamo il ghiacciaio in un punto dove sono piantate numerosissime tende. Penso che mi piacerebbe fare qualche giorno la vita da campo base, anche se sicuramente non può essere considerata proprio una comoda vacanza rilassante.

Alle 16.00 circa siamo al rifugio Cosmiques: facciamo in check-in e occupiamo le nostre brande. Ci chiedono se vogliamo la sveglia alla 1.00 o alle 3.00 e, viste le previsioni pessime per domenica, decidamo di provare ad attaccare la vetta domani sfruttando il bel tempo previsto.

Il rifugio è tenuto molto bene, le stanze sono ben tenute e spaziose. Unica pecca che i materassi sono tutti su un unico livello a pochi centimetri l'uno dall'altro.

Ci facciamo una birra sulla terrazza esterna. Tira un vento fortissimo ma, riparati dal rifugio si sta bene e fa caldo. Mi metto a prendere il sole a torso nudo e riesco persino ad addormentarmi per qualche istante.

Alle 6.00 siamo pronti per la cena che viene servita al tavolo, bevande escluse che vanno acquistate a parte presso il bar. Una zuppa con un pezzo di formaggio, uno spezzatino con una specie di polenta fatta con il semolino e un dolce. Per essere in un rifugio non abbiamo mangiato male, però ci è voluto davvero tanto tempo.

Adesso ho davvero freddo, anche se sono vestito con un pile pesante. Vado subito a letto per scaldarmi, mettendo anche la calzamaglia. Non sono acclimatato e sento il cuore che batte forte. Non riesco assolutamente a chiudere occhio, anche per il concerto di persone che russano vicino a me.

6 Agosto 2005: Rifugio Cosmiques - Mont Blanc du Tacul

Poco prima dell'una sveglio Marco e scendiamo a fare una colazione abbondante. Fuori c'è una fittissima nebbia e vento forte: con questo tempo non avrei nemmeno fatto colazione e sarei rientrato nel letto. Invece vedo che si stanno preparando tutti. Anche noi ci vestiamo: mi chiedo per fare cosa: forse solo per lo slancio? Sarà solo forza di inerzia? Usciamo anche noi nella tormenta. Alcune cordate ci precedono, ma appena si allontanano di un paio di metri non li vediamo più. E' una nottata buissima a causa della fittissima nebbia che avvolge la montagna. Vediamo solo davanti a noi la stretta zona illuminata dalle nostre lampade frontali.

La neve, contrariamente a quanto pensassi, è molle e marcia. Queste condizioni mi spaventano abbastanza, ma sono rinquorato dal fatto che non siamo gli unici ad essere usciti con questo tempo, anche se siamo forse gli unici senza guida.

Iniziamo a salire proprio dove pochi giorni prima è caduto un seracco che ha travolto una cordata. Inevitabile pensare alla situazione di rischio. Penso che molte guide siano uscite con questo vento solo per farsi pagare la giornata. Cerchiamo di orientarci superando gli accampamenti e risaliamo la lunga traccia checosteggia i crepacci. Il vento è fortissimo ed è carico di ghiaccio che si accumula sui nostri vestiti e sui miei occhiali. Cerco di pulirli un paio di volte ma poi rinuncio e li infilo in una tasca. Tra il buio e la tormenta non vedo quasi nulla ma proseguiamo trascinandomi fino alla fine del seracco. Siamo sul Mont Blanc du Tacul e il vento è ancora fortissimo. Incontriamo le prime guide che stanno ritornando: ci confermano che più avanti il vento è ancora più forte. Decidiamo saggiamente di rientrare e iniziamo la nostra lunga discesa al buio. Il sole non sembra mai sorgere e arriviamo sulla mer de glace che è ancora buio. Chiediamo ad una guida se possiamo seguirli fino al rifugio ma anche loro sbagliano strada. Finalmente uno spiraglio di luce ci indica la strada per il Cosmique. Sono passate le 8 di mattina e siamo stanchi: approfittiamo per riposarci nel rifugio e scaldarci.

In tarda mattinata raccogliamo le forze e, dovendo rinunciare alla vetta, rientriamo verso l'Aiguille Du Midi. Dalla partenza della funivia vediamo chiaramente che il Monte Bianco è avvolto da una rabbiosa nube lenticolare. Non ci resta che rientrare a Milano sperando di riuscire a raggiungere la vetta la prossima volta.


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