MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

Previous Home Next

SSA46100

Nonostante il forte vento da nord cerchiamo comunque un posto dove decollare.

Saliamo sulle piste e, individuato un punto decollabile, ci prepariamo.

Siamo sicuramente in qualche rotore o sottovento perchè il vento continua a cambiare direzione. Adesso arriva da dietro, poi laterale poi calma poi di fronte. Dovrei decollare io per primo visto che ho lasciato in paese gli sci e in caso di problemi sarei costretto a scendere a piedi. Giobbe e Valeria ci fanno da spettatori fino a che non vengono cacciati giù dalla polizia che sta chiudendo le piste. E' gia tardi e il sole è ormai tramontato. Provo a decollare quando il vento sembra essersi calmato ma una folata alle mie spalle mi fa sbagliare il decollo. Sono costretto a chiudere la vela a fiocco e risalire a piedi i metri persi. Prova a decollare Enzo ma anche per lui non è la volta buona.

Mentre sta risalendo il vento diventa frontale e Massimo approfitta per decollare, dopo essersi liberato dai cordini dello skipass. Adesso siamo rimasti solo in due a fare i conti con le bizze del vento: aiuto Enzo a decollare ma sono necessari diversi tentativi prima che si riesca a librare in aria. Ora sono da solo ed inizio a dubitare di farcela a decollare visto che non c'è nessuno a tenermi la vela che nel frattempo è stata trasportata dal vento per qualche metro in una conca.

Quando il vento mi sembra giusto provo a decollare ma la vela si gira verso sinistra e i miei tentativi di riportarla nella direzione giusta portano solo ad uno stallo. Sistemo nuovamente la vela e tento invano un nuovo decollo seguito subito dopo, senza quasi riposizionare la vela, da un decollo corretto. Sono le 17.38 e sono finalmente in volo ma il vento frontale è adesso molto forte e ho la sensazione di non riuscire a superare il dosso. Attraverso una zona di forte turbolenza, forse dovuta ai rotori ccreati dagli alberi. Cerco di stare sopra la pista da sci, pronto ad un eventuale atterraggio. Mi sembra di essere quasi fermo però riesco a superare l'ostacolo portandomi sopra il paese. Cerco di individuare dove è atterrato Enzo ma non vedo nessuna vela a terra. Mi porto ancora verso nord e individuo il suo vibe ancora in volo più in basso, sopra alcuni campetti.

Mi porto nella sua direzione ma mi rendo conto che qui il vento è fortissimo e rafficato. La vela in alcuni istanti smette di volare e devo impegnarmi per evitare che si chiuda. Provo a girare cercando di uscire dalla turbolenza ma è come essere in un idromassaggio. Il vento arriva da tutte le parti anche se non è mai più frte della velocità delle nostre vele. Provo ad abbozzare alcuni 360 stretti pensando di entrare in vite per scendere in fretta ma il mio dubbio è che le raffiche di vento possano portarmi in qualche configurazione inusuale dalla quale potrei far fatica ad uscire.

Tutto sommato, vista la quota, non sono in pericolo e sarei in tempo per recuperare un eventuale chiusura, quindi stringo i denti e continuo a volare. L'occhio spesso va alla vela che sembra uno stallone impazzito ed ogni tanto sul volo di Enzo, che sta per impostare l'atterraggio in un campo in mezzo al paese. Un'occhiata anche alla maniglia del paracadute di emergenza e vedo che atterra senza problemi. Adesso tocca a me ad impostare l'atterraggio: cerco di evitare di sorvolare le case, faccio qualche 8 e finalmente poso anche io i piedi a terra. Giobbe è venuto a prenderci e corriamo alla stazione ùaosta per recuperare Irene.

Radiosondaggio di Linate del 27 Gennaio 2007 alle ore 12.00 tratto da http://www.meteolecco.it

 

 

in collaborazione con www.valtline.it - www.valtline.com