MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

15 Marzo 2014

Traversata del Monte Bianco - Vallée Blanche

Punta Helbronner mt. 3462 - Chamonix 1037mt.

Approfittiamo di un fine settimana di alta pressione, turbata solo in parte dall'ingresso di un forte fohen previsto per il pomeriggio di Sabato per sciare alle pendici del Monte Bianco. La prima funivia è prevista per le 8,30: arriviamo con un anticipo sufficiente per preparaci e parcheggiare le auto.

La prima sorpresa della giornata è stata trovare il parcheggio all'ingresso dlela Val Ferret chiuso e coperto da un metro di neve.

Ripieghiamo sul parcheggio della funivia che, stranamente, ha ancora posti liberi. Ancor più strano riuscire a fare i biglietti per la prima funivia alle 8,20. Come mai ci sono così pochi sciatori? La logistica certo non aiuta: chiediamo in biglietteria e ci comunicano che il pullman per il rientro da Chamonix non ferma più a La Palud ma a Courmayeur. Dovremo quindi prendere un altro autobus per recuperae le auto. Se avessimo avuto quesa informazione in anticipo avremmo potuto lasciare un'auto a Courmayeur.

Saliamo sulla prima funivia e ci prepariamo ai successivi trasbordi. La seconda sorpresa dlela giornata è stata all'uscita della seconda funivia dove siamo stati indirizzati verso uno stretto corridoio metallico che sostitisce il terzo troncone della funivia. Ci fanno lasciare sci e bastonicini che vengono strasportati con un carrello a fune e risalamo il tratto che ci separa dal rifugio Torino a piedi su una lunga e stretta scalinata.

I dubbi che avevamo fugato in precedenza se fare anche la discesa del Toula confermano la nostra decisione già presa: la neve è trasformata e resa irregolare dal vento e molto ghiacciata per il freddo intenso. Una guida dice al suo cliente che per fare il Toula è necessario attendere che la neve si scaldi.

Brevissima sosta al rifugio per una seconda colazione ed iniziamo la nostra discesa. Marco ha inavvertitamente scambiato i suoi bastoncini da sci con un paio simili ma non suoi.

Pieghiamo subito a destra seguendo un gruppo di sciatori che punta al Colle del Gigante. Siamo solo in due a scendere da questo versante. Il cielo inizia a coprirsi e il ghiacciaio si tinge di una luce bianca uniforme che non permette di capire la pendenza. Siamo su un traverso molto ripido e la pendenza sembra non avere limiti. Proseguiamo la nostra discesa al cospetto di monumentali seracchi e crepacci. La parte finale è ben innevata e proseguiamo senza prendere il Glacier Express. Risaliamo il breve e ripido pendio ce ci separa dalla civiltà e, dopo una breve pausa, raggiungiamo Chamonix con gli sci ai piedi (tranne una paio di punti completamente senza neve dove siamo costretti a togliere gli sci e a procedere in mezzo al fango).

Alla stazione di Chamonix abbiamo l'ultima sorpresa: la biglietteria è chiusa ed il primo pullman per il rientro in Italia è per le 15.00. Abbiamo più di due ore di attesa, non ci resta che attendere davanti ad una birra e un generoso hamburgher.

 

 

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