MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

26 Ottobre 2008

Monte Legnone

agrogno albero alpe bivacco caccia cadorna
colico croce fauna grigna IMGP5199 IMGP5201
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mulattiera porta ripetitore skyrunner stambecco valsassina
vetta zappello        

Partiamo di buon'ora da Milano alla volta di Dervio. Saliamo verso il centro del paese e facciamo una sosta per prendere i panini. Imbocchiamo la stretta strada che conduce in Val Varrone. Il navigatore ci porta verso i paesi di Vestreno, Introzzo, e Tremènico, dove svoltiamo a sinistra e cominciamo a risalire, lungo il fianco occidentale della val Fosasco. Ci lasciamo alle spalle l'abitato di Monte Lavade e raggiungiamo il Rifugio Roccoli dei Lorla a 1463 metri sul livello del mare. Parcheggiamo ed iniziamo a salire verso la vetta. Oltrepassiamo il rifugio e vediamo un cartello che indica tre ore e mezza per raggiungere la vetta. Risaliamo lungo le mulattiere che costituivano la "linea Cadorna" o “Linea di difesa alla frontiera nord”: una lunga fortificazione militare che si estendeva dall'Ossola alle Orobie, realizzata tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918 per prevenire un'evantuale invasione austro germanica. La sua esecuzione fu ordinata dal generale Luigi Cadorna: alla sua realizzazione hanno partecipato 15-20000 operai e comprende 72 km di trinceramenti, 88 appostamenti per batterie, (11 in caverna), 25000metri quadri di baraccamenti di baraccamenti, 296 km di camionabile e 398 di carrarecce o mulattiere.

Proseguiamo sul sentiero passando da Méresc de Scim, a 1506 metri e raggiungiamo in 40 minuti circa l'alpeggio di Agrogno, a 1644 metri, alla sommitŕ della valle Rasga. Ci fermiamo a mangiare i panini e facciamo il punto della situazione. Per raggiungere la vetta dobbiamo assolutamente cambiare ritmo. Partiamo in ordine sparso superando tratti più ripidi . arriviamo alla Porta dei Merli, dove troviamo numerosi escursionisti che riposano nei pressi del bivacco Silvestri ( Cŕ de Legn, a 2146 metri). Superiamo gli ultimi ripidi tratti di cresta aiutandoci con le catene e corde fisse. Ci gustiamo il panorama di vetta e l'effettto dell'inversione termica.

Verrebbe voglia di decollare con il parapendio ma in vetta spira una brezza da nord. Il panorama porta indietro di 2 anni quando ero riuscito a sorvolare la porta d'ingresso della Valtellina con il parapendio .

Facciamo qualche foto e iniziamo la nostra lunga discesa, distratti da alcuni stambecchi che vogliono farsi fotografare a tutti i costi.

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