MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

14 - 15 Giugno 2008

Mountain Bike Finale Ligure
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Assuefatti alle previsioni di tempo pessimo per i week end decidiamo di partire comunque per il mare. Approfittiamo della partita Italia - Romania per lasciare la città senza traffico, ma purtroppo non siamo gli unici ad aver avuto questa idea.

L'autostrada è affollatissima, come se fossimo partiti tutti insieme in un lungo e ininterrotto serpentone di auto. Noi dobbiamo andare piano perchè abbiamo una bici caricata sul portellone. Cerchiamo di seguire le gesta epiche della squadra nazionale con un dispositivo Dvb-h ma purtroppo la copertura dopo Tortona è a singhiozzo. Lo switch sulle sgranate immagini dell'umts non ci è d'aiuto perchè non troviamo la partita e comunque dal minuscolo altoparlante del telefono esce solo un audio flebile e inascoltabile.

Parcheggiamo auto e bici a Varigotti e ceniamo dal Corsaro.

Alla mattina ci svegliamo pigramente ed affrontiamo la colazione. Solo in tarda mattinata iniziamo la nostra salita sulla ripida strada che porta alle Manie. Scendiamo verso Vezzi Portio e ricominciamo a salire verso Roccie Bianche su una larga strada sterrata. A dispetto delle previsioni il cielo è molto terso e si riescono a vedere i cumuli che si sviluppano sulla Corsica. A Rocce Bianche saggiamo la forza del vento che soffia rabbioso da nord. Proseguiamo con l'intenzione di raggiungere il colle del Melogno che però sta per essere avvolto dalle nubi. La strada inizia ad essere fangosa e decidiamo di iniziare la nostra discesa. Procediamo sprofondando nel fango, meno male che non abbiamo fatto questa traccia in salita, sarebbe stata impossibile. Lo sterrato finisce ad Orco e siamo costretti a rientrare a Varigotti su asfalto.

Domenica il tempo è ancora più incerto e siamo indecisi sul da farsi. PArtiamo comunque senza troppa convinzione seguendo l'itinerario del giorno prima. Nonostante l'assenza di vento la temperatura è bassa e quando ci fermiamo a pranzare alla Cà dei Gatti abbiamo frebbo e un K-way non basta a scaldarci. Dopo un piatto abbondante di ravioli e tagiolini al ragù di cinghiale proseguiamo sull'alta Via dei Monti Liguri. Incontriamo un gruppo di bikers che percorre il nostro itinerario in senso opposto e li fermiamo per chiedere informazioni. Proseguiamo verso il colle del Melogno, sorpassiamo la colla di San Giacomo ma inizio a preoccuparmi per il freddo ed un'eventuale temporale, quindi iniziamo la nostra discesa su un sentiero di downhill abbastanza ripido. Raggiungiamo una strada sterrata e proviamo a proseguire sul sentiero che è diventato però una mulattiera troppo difficile: non vediamo tracce di altri bikers e decidiamo di riprendere lo sterrato che ci porta sulla strada asfaltata del Melogno.

Facciamo un paio di tornanti su asfalto incontrando altri bikers che ci osservano con attenzione forse per il nostro abbigliamento casual e poi imbocchiamo un altro tracciato downhill. In un paio di punti risulta davvero poco praticabile e scendiamo dalle bici. Mi chiedo come facciano a scendere da queste rupi scoscese. Proseguiamo cercando le tracce in mezzo ai boschi fino a che spuntiamo in un piccolissimo centro abitato. Ci sembra quasi di entrare nella casa di qualcuno con la bici e temiamo di incontrare qualche cane.Lasciamo Carbuta e raggiungiamo nuovamente la strada asfaltata del Melogno fino a Cà de Ramundi, dove ibocchiamo la sterrata che ci porta fino alla base della rocca di Perti.

Scendiamo sulla strada asfaltata che ci porta a lambire la "Chiesa dei 5 campanili di Nostra Signora di Loreto " e raggiungiamo San Sebastiano.

Da qui scendiamo sulla mulattiera che porta a Finale Ligure mentre iniziano a cadere le prime goccie di pioggia.

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