Siamo a ormai metà novembre e la situazione si prospetta sempre più drammatica in termini precipitativi.

La stagione autunnale, sulle aride Alpi, sembra ancora molto lontana, con la neve praticamente assente, anche sulle creste più elevate. Se non fosse per i colori autunnali della vegetazione boschiva ed il color ramato degli alpeggi, sembrerebbe quasi estate, osservando immagini delle WebCam posizionate sull'arco alpino.

Uno spettacolo alquanto triste e malinconico, con le piste a secco e gli impianti sciistici ad alta quota praticamente fermi, annaffiati dai cannoni con un sottile ed effimero strato di neve artificiale. Dalle Alpi occidentali a quelle orientali lo spettacolo è identico e deprimente: dalla famosa Sestriere, località sciistica sulle Alpi piemontesi, con i suoi innumerevoli impianti invernali, la Città delle Olimpiadi di Torino 2006, dove per mancanza di neve è già slittato, a data da destinarsi, l'inizio della Coppa del Mondo
di sci alpino.

Un'altra immagine della siccitosa situazione alpina, la ritroviamo presso Livigno, splendida località invernale, situata a 1816m, sullo spartiacque alpino, nel bacino dell'Inn, affluente del Danubio. Nel suo territorio è compresa la frazione di Trepalle, che si sviluppa fino a 2250m: tale quota ne fa l'abitato permanente più alto d'Europa, nonché una tra le più fredde località italiane.

Infine, spostandoci sulle Alpi orientali, la situazione non sembra mutare con ardi alpeggi e nude rocce ovunque, a fare da sfondo alla famosissima Cortina d'Ampezzo. Lussuosa località alpina situata nella provincia di Belluno, in Veneto; è il più grande e famoso fra i 18 comuni che formano la Ladinia.

La fortuna della "Regina delle Dolomiti", come viene soprannominata, cominciò nel 1956 quando fu sede delle Olimpiadi Invernali, ma si ricorda anche per aver ospitato nel 1981 il set per del film "Agente 007: solo per i tuoi occhi". Ogni massiccio montuoso ha una forma particolare poiché la pietra che costituisce le Dolomiti subisce facilmente l'opera degli agenti atmosferici, del trascorrere del tempo e delle piccole scosse di assestamento della crosta terrestre. Tutti questi fattori hanno scolpito le montagne che spiccano sopra i prati ed i boschi di conifere.

Auspichiamo in un prossimo cambiamento, un'inversione di tendenza a medio termine, in vista della prossima stagione invernale, non solo per l'indotto economico invernale del settore turistico e agonistico, ma sprattutto per la natura e per il delicato ecosistema alpino piuttosto suscettibile a questo deficit idrico prolungato.

Luca Savorani da http://meteolive.leonardo.it

Tweet

Home