MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

7 Aprile 2007

Parapendio Val Vezzola - Cime di Plator - Valdidentro

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Giornata di sole con qualche batuffolo bianco nel cielo fin dal primo mattino. Andiamo a fare una passeggiata sulla Decauville. Come Guest star Lorenzo, neonato di mamma Mila e Filippo. Con uno slalom con il passeggino tra sterrati e sassi caduti da una frana raggiungiamo le malghe sul bivio per la val Vezzola. Una sostenuta brezza da sud invoglia il decollo: mi preparo in pochi minuti ma le raffiche sembrano fare apposta per rendermi difficile il decollo.

Dopo un paio di tentativi riesco a staccare i piedi da terra correndo sempre perchè la pendenza è al limite con l'efficienza della mia vela. Supero l'ultima malga e mi trovo sopra Isolaccia ed inizio a fare quota spinto dalla brezza. Avanzo controvento portandomi verso le torri di Fraele. Superati un paio di punti sottovento facico quota e raggiungo il decollo della cava di Plator. Torno indietro per vedere dove sono gli amici e poi faccio quota con termiche robustissime. Provo a portarmi verso Livigno, arrivando quasi sopra la dogana. Sono molto alto ma non voglio procedere perchè ho un appuntamento con Marco alle 13.00 per fare un altro volo. Facico ancora quota e torno indietro, con lo speed a tutta velocità. Il contachilometri segna piu di 50 chilometri orari, segno che ho vento alle spalle.

Improvvisamente sento venir meno la pressione sui comandi e vedo la vela che si chiude completamente a corolla: probabilmente sono entrato in una zona di wind-shear ed ora mi trovo con il vento contro. La mia vela non ha retto la velocità eccessiva facendo questa chiusura. Io vengo proiettato in avanti e la vela mi si riapre con violenza alle spalle. Controllo la pendolata e mi ritrovo a volare normalmente.

Atterro vicino a casa e chiamo l'amico con il quale mi metto d'accordo per il secondo volo. Passo a prendere una pizza da asporto al volo e saliamo al decollo della cava in auto. Il vento è davvero sostenuto e ogni tanto le raffiche sembrano superare le capacità delle nostre vele. Siamo pronti entrabi al decollo, parte prima Marco ma sbaglia il decollo per una raffica improvvisa. Mentre si prepara decollo anche io, con l'idea di aspettarlo in volo. Inizio subito a salire velocemente, provo anche ad allontanarmi dal pendio ma l'ascendenza è praticamente ovunque. In breve arrivo sopra la vetta delle cime di Plator e vedo che Marco è decollato. Provo a spostarmi più ad ovest per scendere ad attenderlo ma anche qui si galleggia. Nel frattempo lo perdo d'occhio. Sono sopra la Val Vezzola e probabilmente con questa quota potrei arrivare a Livigno. Decido di rientrare verso Isolaccia e rivedo Marco molto basso che fa una vite nei pressi degli impianti di sci. Provo a dirigermi verso Bormio troppo fiducioso senza fare più quota ma mi rendo conto quando sono su Premadio che la breva è troppo forte e mi sta facendo perdere troppa quota. Provo a tornare indietro ma ormai la mia quota è solo sufficiente per atterrare, insieme all'amico, mei pressi della pista di sci da fondo.

Dopo questi voli raggiungo gli amici che hanno finito in pizzeria e andiamo tutti con Lorenzo a fare acquisti nel paradiso fiscale.


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