MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

14 agosto 2006

Parapendio in Sardegna : volo di Cala Gonone

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Siamo in Sardegna già da più di due settimane e il parapendio è sempre rimasto nella sua sacca. All'isola della Maddalena ho cercato invano un decollo per il parapendio ma non esistono pendii adatti. Non ci sono possibilità di decollare nemmeno a Caprera. Abbiamo esplorato le isole in lungo e in largo, a piedi e in canoa ma non sembrano esserci possibilità di volare.

Inoltre per diversi giorni abbiamo avuto un forte vento che si infila tra le bocche di bonifacio e che viene chiamato "ponentino" come la brezza di mare che caratterizza la costa laziale. In realtà non ha molto la caretteristica di una brezza, sembra piuttosto un maestrale come intensità e direzione. Anche tirare fuori il kite surf è un problema, non tanto per mancanza di vento ma per mancanza di spiaggie attrezzate con spazi adeguati.

Ci siamo spostati poi a Lotzorai, nel golfo di Arbatax: qui la spiaggia potrebbe rappresentare un ottimo punto di atterraggio. Si intravede dalla spiaggia una montagna che si affaccia sul paese di Santa Maria Navarrese: qui individuo un paio di decolli possibili, uno a nord est che però è di proprietà privata e recintato ed uno esposto a sud - est. Il decollo è posto poche decine di metri sopra il paese e per questo motivo sarebbe utilizzabile solo in condizioni di vento favorevole e dinamica sostenuta.

Purtroppo in tutti questi giorni abbiamo avuto una leggera brezza da est non sufficiente nemeno per aprire la vela, forse per colpa di una strana inversione termica. Anche la ricerca nell'entroterra non da i suoi frutti. Ho cercato invano il decollo di Urzulei sulla punta Orotecannas a 1089 mt o dal monte Pisaneddu ma ci perdiamo tra le decine di strade sterrate che quasi sempre finiscono davanti ad un cancello chiuso o non sono praticabili con una coupè. Anche il decollo di Nuoro, dal Monte Ortobene, a detta di alcuni piloti non sarebbe praticabile in estate. Infatti non vedo nessuno volare e le condizioni di vento sembrano davvero forti. Riesco ad individuare il decollo grazie ad alcune striscie di plastica usate come segnavento ai lati della strada asfaltata. Facendo una passeggiata nel parco fino a raggiungere la cime della montagna mi rendo conto di come si incrocino i venti in prossimità della vetta. Non apro nemmeno la vela.

La ricerca è vana anche altrove: la maggior parte delle montagne sono ricoperte da una fitta vegetazione che rende impossibile stendere una vela. Provo anche il decollo de "La Caletta" a Posada: si sale a piedi su una collina e lo spazio per il decollo ricavato tra spinosi arbusti è davvero esiguo. Risco a decollare ma la brezza non è sufficiente per farmi veleggiare e in pochi secondi sono con i piedi a terra. Faccio un paio di pellegrinaggi a "Sa Pedra Longa", dove ho individuato un possibile decollo. Purtroppo qui il problema sarebbe l'atterraggio, non possibile nella costa rocciosa. L'unico punto sarebbe la strada asfaltata che conduce al parcheggio, in un punto dove si allarga. Qui dovrei fare i conti con i cavi dell'illuminazione, la pendenza della strada e la possibilità che ci siano auto in transito. Per questo motivo attendo sperando di trovare condizioni di vento che mi garantiscano di veleggiare, dandomi il tempo per impostare un atterraggio in quel punto o addirittura spostarmi fino alla spiaggia di Polu.

Secondo alcuni amici del posto qui ha già volato qualcuno ma non mi convincono sulla fattibilità del volo.

Dopo tutte queste ricerche finalmente raggiungiamo Cala Gonone. Qui da indicazioni avute dal Pomati dovrebbe esserci un decollo.

Come riferimento mi aveva dato la galleria nuova che sbuca sopra al paese, attraversando il monte Bardia. Qui individuo subito un possibile decollo ma mi rendo conto che ci vorrebbe un'efficienza della vela troppo elevata per raggiungere in sicurezza l'atterraggio. Seguiamo diverse strade sterrate, fino ad arrivare in cima alla montagna che sovrasta Cala Gonone. Da qui non sebra possibile decollare. Scendendo da questa strada troviamo un bivio che porta proprio sopra la galleria nuova. Un angolo sassoso che sembra fatto apposta per il decollo di un parapendio. Mi preparo velocemente ma sono un po nervoso visto che non volo da più di due settimane e il vento è davvero sostenuto, prossimo ai limiti della mia vela. Decollo facilmente e tenendomi vicino al costone inizio a galleggiare in dinamica godendomi lo stupendo panorama del Golfo di Orosei. Seguo il costone della montagna, osservando bene l'area di atterraggio: si tratta di un campo sportivo proprio ai miei piedi. Proseguo veleggiando in dinamica verso nord, aiutato dal forte vento che soffia da sud-est. Penso una manciata di minuti fa avevamo dovuto rinunciare alla nostra gita in canoa alla grotta del bue marino proprio a causa del forte vento.

Supero il crinale delle montagne arrivando ad affacciarmi verso Drogali. Proseguo il mio volo verso Orosei, dove potrei facilmente atterrare vista la mia posizione. Penso però anche al recupero che diverrebbe difficoltoso visto il tipo di strade che colegano i due paesi. Osservo alcuni escursionisti che passeggiano sui sentieri di montagna. Inverto la rotta prima di finire sottovento e pregiudicarmi la possibilità di rientrare ma mi trovo quasi fermo. L'avanzamento è quasi nullo a causa del vento forte. Affondo la pedalina dell'acceleratore, cercando di disegnare una traettoria ideale per rientrare. Sto perdendo rapidamente quota e osservo eventuali punti di atterraggio nel bosco bruciato sotto di me. Riesco finalmente a guadagnare una posizione più favorevole e ricomincio a salire.Percorro l'itinerario di andata riuscendo a raggiungere ancora il decollo. Vedo una jeep della guardia forestale: dicono che hanno già visto un parapendio una volta e si stanno chiedendo se ho il motore. La dinamica adesso è più debole e decido di portarmi in atterraggio.

Sorvolo il campo sportivo e sono molto alto: decido di provare a vincere la forza del vento spingendomi verso la spiaggia: ormai il sole sta per tramontare e non troverò la spiaggia affollata. Il mio Vibe procede lentamente controvento fino ad arrivare esattamente sopra la spiaggia: la particolare conformazione di un costone a ridosso della spiaggia crea una ascendenza che compensa in maniera perfetta la mia discesa: il risultato è che, con un aleggera pressione sui freni, sono esattamente fermo sopra un villaggio che si affaccia sul mare.

Osservo i villegianti che si stanno godendo un cocktail sul bordo della piscina. Stare qui per ore ma è davvero giunto il momento di atterrare, quindi mi sposto sul mare per perdere quota. Faccio anche qualche wing over fino a che riesco a appoggiare dolcemente i piedi sulla sabbia, accompagnato dall'applasuo di alcuni turisti che si erano attardati sulla spiaggia già all'ombra.

traccia gps pubblicata su glidingcontest.org


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