MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

11 Maggio 2008

Forcola di Livigno

IMGP3429 IMGP3430 IMGP3446 IMGP3451 IMGP3452
IMGP3453 IMGP3460 IMGP3463 IMGP3464 IMGP3465
IMGP3466 IMGP3468 IMGP3469 IMGP3470 IMGP3474
IMGP3478 IMGP3486 marmotta marmotta_caduta  

 

Finalmente dopo un inverno non troppo freddo sono arrivati i primi raggi di sole che hanno sciolto la neve che è caduta abbondante sopratutto in primavera. Sono le prime uscite delle marmotte, che escono indisturbate senza trovare un incessante traffico di auto di turisti contrabbandieri di sigarette che transitano da Livigno alla Svizzera e viceversa. La neve infatti ostruisce ancora la strada che colega in estate i due paesi e non passa ancora nessuno.

Oggi però qualcosa sta succedendo. Da lontano sente il grido di allarme delle altre marmotte sentinella che urlano a squarciagola prima di scappare nelle loro tane. Cosa starà succedendo più a valle? Forse qualche terribile predatore affamato si è messo sulle tracce delle marmotte ancora indolenzite dal lungo letargo? Oppure sono quelle strane macchine che da qualche giorno fanno un terribile rumore e spostano tonnellate di neve lanciandole in aria?

La paura è grande e cresce man mano che le grida delle sentinelle si fanno più vicine. Quando la marmotta intravede il pericolo sembra essere troppo tardi: due bipedi stanno correndo sulla strada e sembrano avere un'aria minacciosa.

Il modo migliore per mettersi al riparo è di raggiungere la tana, che però è lontana, troppo. La marmotta sta facendo una passeggiata sulla neve molle, depositata da una slavina caduta nei pressi di una galleria. La tana si trova molti metri più in basso, al di là della strada asfaltata.

L'istinto la obbliga a correre a tutta velocità, senza prestare attenzione alla pendenza troppo accentuata sulla neve. L'aderenza è ridotta, anche sulla neve praticamente marcia.

Le zampe non ce la fanno a reggere la velocità e il peso e la marmotta inizia a scivolare. La velocità di discesa aumenta e non riesce a fermarsi. Si sente impotente di fronte alla forza di gravità. Improvvisamente si trova in aria: le ruspe spazzaneve hanno creato un vero e proprio muro verticale.

L'impatto è tremendo: non l'attende un soffice mucchio di neve ma il durissimo asfalto sul quale d'estate corrono le auto.

I due bipedi rimangono esterrefatti nel vedere la marmotta volare e non sanno cosa fare. Per alcuni istanti la marmotta rimane inerte, a gambe all'aria.

Poi con uno scatto riesce a girarsi ma le fanno male le zampe. Prova a spingersi con le zampe posteriori, cercando di scappare dal pericolo immaginario, strisciando con il muso verso la salvezza. Alcuni passi e riesce anche ad alzarsi sulle zampe anteriori e in un attimo sparisce al sicuro nel ventre della montagna.

Home

 

 

 

 

in collaborazione con www.valtline.it - www.valtline.com