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Le Tagliatelle

Tagliatelle Tagliatelle alla bolognese

Ingredienti per 4 persone:
400g di tagliatelle
sale q.b.

Per il ragu':
400g d macinato di manzo
400g di pomodori pelati in scatola
1 cipolla
80g di carote
80g di sedano
2 spicchi d'aglio
2 foglie di alloro
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di olio d'oliva
200ml di vino rosso
400ml di brodo

sale e pepe

Preparazione ragu':
Versare i pomodori pelati in un recipiente e schiacciarli.
In una padella, versare l'olio d'oliva e scaldare a fuoco medio. Aggiungere l'aglio e rosolare. Aggiungere la cipolla, il sedano e la carota, puliti e sminuzzati precedentemente. Rosolare fino a farli appassire.

Aggiungere il manzo macinato e rosolare a fuoco alto finche' la carne non sarà completamente sbriciolata. Aggiungere la farina e rosolare facendo ben amalgamare il tutto. Sfumare con vino rosso, continuando a far cuocere.
Aggiungere i pomodori pelati, con tutto il loro sugo. Unire il brodo e l'alloro e portare ad ebollizione mescolando bene. Cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti coprendo la pentola con un coperchio e far restringere il sugo, quindi spegnere il fuoco.

Preparazione pasta:
Far bollire l'acqua, aggiungere il sale e cuocere le tagliatelle. Una volta cotte, scolare le tagliatelle, mentre si riscalda il sugo a fuoco medio. Versare le tagliatelle nel sugo e mescolare per far amalgamare bene il tutto. Aggiustare con sale e pepe.

Aggiungere parmigiano o pecorino a piacere.


Taiadìn mugni alla grusina
Farina bianca 00 gr. 500 - farina di grano saraceno gr. 200 - grappa 1 bicchiere - birra nella quantità necessaria - uova 6 intere - uova 3 rossi - panna 1 bicchierino - rosmarino 1 rametto - salvia 1 rametto - aglio 1 spicchio - funghi gallinacci gr. 200 - buwo gr. 300 - patate 2 - formaggio di casèra magro grattugiato gr. 100 - sale - pepe. (Per 6 persone)
Si setaccino a fontana le due farine sul ripiano del tavolo, facendo nel cumulo un buco al centro. Vi si mettano le uova intere sgusciate, la grappa e la birra nella quantita necessaria per ottenere un impasto consistente che va lavorato bene a lungo. Si tiri, quindi, una sfoglia non troppo sottile che va arrotolata come si fa per le comuni tagliatelle e poi tagliata a striscie larghe circa un dito. Si aprano i taiadìn e li si distendano su di un canovaccio pulito per farli asciugare. Si faccia rosolare nel burro lo spicchio d'aglio tritato e vi si aggiungano i gallinaccl nettati, lavati, asciugati e tagliati a listarelle; indi, si lascino cuocere condendoli con sale e pepe. In una terrina si sbattano i rossi d'uovo e la panna mettendo momentaneamente in disparte la crema. Si metta sul fuoco una grossa pentola d'acqua salata e, quando questa bolle, vi si versino le patate sbucciate e tagliate a dadini piccoli e, dopo cinque minuti, le tagliatelle che debbono cuocere per altri quindici minuti circa. A parte, durante la cottura della pasta, si aggiunga la crema di uova e panna alla salsa di funghi, condendo con un pizzico di pepe e tenendo il tutto bene in caldo. Si faccia fondere il burro con rosmarino e salvia in una padellina. Si versino i taiadìn, scolati, in una terrina riscaldata condendoli a strati con il burro fuso. Indi si versi pure la salsa di funghi e panna rimescolando e cospargendo con il formaggio di casera grattugiato.


Taiadìn di Villa

Farina bianca gr. 300 - farina di castagne gr. 150 - rosso d'uovo 1 - formaggio molle di casèra gr. 250 - buwo gr. 200 - mezza cipolla - 1 spicchio d'aglio - 1 rametto di salvia - sale.
Con le farine, il tuorlo d'uovo, e con quantità bastevole di acqua e sale si prepari l'impasto e si facciano le tagliatelle. Queste vengano cotte in acqua bollente salata per circa mezzora. Scolate, si aggiunga il formaggio molle di casera tagliato a pezzettini e--subito dopo--il burro fuso che sarà stato fatto rosolare con la cipolla, l'aglio e la salvia. Si servano i taiadìn caldi.
Questo piatto può essere preparato anche variando le proporzioni delle due farine, e metà bianca e metà di castagne e aggiungendo, durante la cottura delle tagliatelle, patate, verze o coste. Il suo modo di confezionamento è simile ai pizzoccheri ed è per tal motivo che esso è pure conosciuto con il nome dei pizzoccheri di Villa di Chiavenna.


Tagliatelle ai funghi porcini
Farina bianca gr. 300 - uova 3 - funghi porcini treschi gr. 150 (se secchi gr. 25) - burro gr. 50 - pomidori pelati gr. 300 - aglio 1 spicchio - prezzemolo tritato - formaggio parmigiano-reggiano grattugiato gr. 80 - sale. (Per 4 persone)
Si metta, a fontana, la farina sul tavolo, rompendovi le uova nel mezzo. Si sali e si sbattano le uova con la forchetta. Indi si lavori la pasta bene sino a giusta consistenza, tirando poi la sfoglia molto sottile sul piano di lavoro infarinato. Con la sfoglia arrotolata si facciano le tagliatelle che, sparse, vanno lasciate asciugare per almeno un'ora. Per preparare il sugo si facciano soffriggere i funghi tagliati a fettine con il burro, l'aglio e il prezzemolo. (Se si usano i funghi secchi, prima si saranno tenuti a bagno in acqua tiepida qualche ora). Si aggiungano poi i pomidori pelati passati al setaccio, facendo cuocere per mezzora circa. Intanto si saranno fatte cuocere anche le tagliatelle in acqua salata a bollore. Infine si versi il sugo sulla pasta, cospargendo con il formaggio parmigiano-reggiano grattugiato.


Tagliatelle al sugo di camoscio
Per la preparazione delle tagliatelle: Con tre etti di farina bianca, quattro uova, una spruzzata d'olio d'oliva e acqua si impasti lungo sino ad ottenere una pasta soda e liscia, in quantità sufficiente per quattro persone. Indi, la si passi nella macchina munita dell'apposito stampo cubico che forma le tagliatelle a mò di spaghettoni dello spessore di circa 3 mm. Si stendano man mano su di un tagliere o sulla tavola per farle asciugare. Per la preparazione del sugo di camoscio: Si utilizzi la carne del salmi di camoscio (cucinata come è detto nell'apposita ricetta), passandola più volte nel tritacarne ed aggiungendovi vino rosso, brodo e burro nonchè brasato di manzo macinato (che serve per togliere il sapore forte del selvatico). Questo sugo, di cui non vengono fornite le dosi, viene normalmente preparato a volontà e conservato nelle ole, recipienti di terracotta, coperto con il grasso sciolto dello stesso camoscio od anche di altro animale. In molta acqua, salata e portata a bollore, si facciano cuocere le tagliatelle che, scolate ben bene, si condiscano, riposte in una zuppiera, con il sugo di camoscio (ben riscaldato se si usa quello conservato) e si cospargono con formaggio parmigiano-reggiano grattugiato.

Chisciöi
Farina nera di grano saraceno gr. 200 - farina bianca gr. 250 - formaggio di casèra semigrasso gr. 250 - bicarbonato un pizzico (o altro lievitante) - grappa 1 bicchierino - birra mezza tazza - olio - sale. (Per 4 persone)
In una zuppiera preparare, con le farine, un pò d'acqua, la birra e la grappa, l'impasto a mò di besciamella ma un pò densa, unendovi pure la grappa. Rimestare e lasciare riposare almeno un'ora l'impasto. Poi in una padella con olio bollente versare la pasta a cucchiaiate in modo da formare delle frittelline da circa 12 cm. Mentre queste soffriggono adagiate su di un lato, sull'altro, ancora morbido, posare qualche fettina di formaggio semigrasso affettato sottile. Indi girare una per una le frittelle sì da renderle croccanti. Servirle calde. I vecchi contadini accompagnavano i chiscioi con i ramolaz neri.


Chisciöi di Baruffini
Farina nera di grano saraceno gr. 250 - farina bianca gr. 250 - patate gr. 300 - burro gr. 200 - formaggio di casèra semigrasso gr. 200 - formaggio parmigiano-reggiano grattugiato gr. 100 (facoltativo) - sale. (Per 4 persone)
Si prepari l'impasto come per i pizzoccheri con l'unica variante che le due farine, la bianca e la nera, vanno dosate in ugual misura. Si prenda un pezzettino di pasta nelle mani e lo si schiacci a mò di frittella del diametro di 3-4 centimetri. E così via uno per volta. Intanto si faccia bollire acqua salata abbondante con le patate sbucciate e tagliate a spicchi grossi. Allorquando queste ultime sono giunte a meta cottura, versare nella pentola i chiscioi facendoli cuocere per circa venti minuti. Quindi, scolarli ben bene ed adagiarli in una terrina gia imburrata. Condire a strati con burro fresco tagliato a fettine e formaggio di casera semigrasso pur tagliato a fettine. Aggiungere, se si desidera, il parmigiano-reggiano grattugiato e servire ben caldi.

"L'unto a portata di tutti"

 

@ 2008 by Cucinaevoluta s.p.a.

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Risotto alla Milanese

Focaccia genovese
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