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             Le castagne sono un frutto atipico, poiché sono ricche 
              di carboidrati complessi (amido) come i cereali. Sono una buona 
              fonte di fibre, di potassio e di vitamine del gruppo B, soprattutto 
              B1 e B6. La cottura trasforma parte dell'amido in zuccheri semplici, 
              che ne conferiscono la dolcezza tipica. 
              Per centinaia di anni le castagne hanno rappersentato la principale 
              fonte alimentare delle popolazioni degli appennini durante l'autunno 
              e l'inverno. 
             
              Castagne 
              Varietà di castagne 
              In Italia esistono moltissime varietà di castagne: tra le 
              più famose quelle del Mugello (certificate IGP) e di Marradi. 
              La distinzione tra castagne e marroni non è sempre chiara. 
              La castagne sono il frutto delll'albero salvatico. Hanno forma, 
              dimensione, sapore molto variabili anche se prodotte dallo stesso 
              albero e quindi tutta la gestione del prodotto risulta più 
              complessa. 
              I marroni sono prodotti dall'albero coltivato e hanno caratteristiche 
              più standardizzate. 
              Disponibilità delle castagne 
              Le castagne sono il tipico prodotto autunnale: cadono spontaneamente 
              dall'albero da settembre a dicembre, periodo nel quale vengono raccolte 
              due volte al giorno. 
              I prodotti derivati, come la farina di castagne e le castagne secche, 
              possono essere conservati a lungo e si trovano tutto l'anno. 
              La marmellata o crema di castagne è una marmellata preparata 
              con la purea di castagne. Data la bassa acidità è 
              un prodotto molto deperibile, per conservarsi bene necessita di 
              una elevata % di zuccheri, solitamente del 60%. La marmellata di 
              castagne è quindi un prodotto molto dolce, può essere 
              consumata da sola insieme alla ricotta o allo yogurt, oppure per 
              preparare dolci al cucchiaio, o come ripieno per le crepes. 
              Se la crema di marroni ha meno del 50% di zuccheri, come le marmellate 
              Sì (40% di zuccheri), una volta aperta va consumata entro 
              una settimana, altrimenti ammuffisce. 
              Guida all'acquisto delle castagne 
             
              Le castagne devono presentarsi sode, il guscio non deve cedere se 
              premuto con le dita. 
              Il prezzo delle castagne dipende dalla loro grandezza, ma una castagna 
              grossa non è più dolce di una piccola. 
             
              In genere, le castagne piccole sono destinate alla bollitura mentre 
              quelle medie e grandi sono più adatte per essere arrostite. 
              Le castagne molto grandi necessitano di una cottura più attenta, 
              specie se arrostite: si rischia di bruciare la parte esterna lasciando 
              crudo l'interno. 
             
              Conservazione delle castagne 
              Le castagne possono essere trattate mettendole a bagno in acqua 
              per qualche giorno, poi devono essere asciugate e si possono conservare 
              in questo stato, in luogo fresco e asciutto, anche per un paio di 
              mesi. 
              Possono essere congelate crude e poi scongelate e cotte immediatamente, 
              i migliori risultati, però, si ottengono congelando le castagne 
              arrostite e sgusciate: in questo modo si possono conservare anche 
              per 6 mesi. Prima del consumo vanno fatte scongelare lentamente 
              e mangiate fredde o leggermente scaldate al forno. 
              La farina di castagne, una volta aperta, va conservata in 
              luogo fresco e asciutto e consumata quanto prima in quanto facilmente 
              attaccabile dalle larve. 
              Le castagne secche sono disponibili in due "formati": 
              quelle morbide, adatte per un consumo immediato ma più deperibili, 
              e quelle dure, che vanno messe in ammollo per qualche decina di 
              minuti prima di essere consumate. 
             
              Preparazione delle castagne 
              Le castagne possono essere bollite, arrostite sul fuoco o al forno. 
              Le castagne arrosto sono meno digeribili a causa delle imperfezioni 
              nella cottura, che causano alterazioni dei glucidi e delle proteine, 
              come la reazione di Maillard. Queste alterazioni sono anche responsabili 
              dell'aroma tipico delle castagne arrosto. 
              Le castagne arrostite al forno tendono ad asciugarsi un po' troppo 
              rispetto a quelle sul fuoco diretto, per limitare questo problema 
              usate una temperatura di 220 gradi per 15-25 minuti a seconda della 
              pezzatura. Le castagne arrosto vanno incise prima della cottura 
              con un taglio poco profondo, di 2-3 cm di lunghezza. 
              Con la farina di castagne è possibile confezionare torte 
              (castagnaccio), frittelle di castagne, crepes, mousse, polenta. 
             
            Castagne lesse 
            Prendete una pentola grande e mettete le castagne dentro. Coprite 
            bene con acqua fredda. Fate bollire le castagne per 40 minuti oppure 
            60' se sono grandi. Lasciate le castagne nell'acqua di cotture. Prendete 
            uno alla volta e sbucciate, togliendo la buccia e la pelle. 
            Le tagliatelle di castagnaccio: 
              In Val di Vara prendono il nome di taiette e possono essere 
              anche condite con un pesto tradizionale. Le armellette sono un piatto 
              simile ma in questo caso dalla sfoglia si ricavano delle pappardelle 
              (lasagnette) che possono essere condite con il pesto, con olio e 
              parmigiano o con fette sottili di pecorino (ricavate con il taglia-tartufi). 
            Mescolare a secco 350 g di farina dolce di castagne e 200 g di 
              farina di frumento; impastare con un poco dacqua tiepida, 
              2 uova intere e sale sino ad avere una pasta tirabile a sfoglia; 
              tirare la sfoglia e ritagliare alla macchina (o tagliare a mano) 
              le tagliatelle(misura media); cuocere al dente in abbondante acqua 
              salata; scolarle e servirle in un piatto da portata condite con 
              ricotta cremosa (ottenuta stemperando la ricotta con un poco dacqua 
              di cottura); se si desidera la ricotta può essere arricchita 
              con una spruzzata di parmigiano.  
            Torta di castagnaccio o migliaccio o pattona 
              1)Si stemperano e simpastano 500 g di farina di castagne 
              ed un pizzico di sale con 800 g di acqua fredda aggiunta poco alla 
              volta e cercando di non creare grumi; si aggiunge olio doliva 
              (50 g), pinoli interi, noci, mandorle o nocciole a pezzetti, uva 
              passita (rinvenuta nel latte per 1-2 ore e poi infarinata) o canditi; 
              si versa la farinata in teglia , unta dolio, per unaltezza 
              massima di due centimetri; si ricopre con due cucchiai dolio 
              e sinforna; per chi cuoce nel vecchio forno a legna si raccomanda 
              di cuocere tra due fuochi. 
              2)Una seconda ricetta valtarese tipica invece utilizza ricotta impastata 
              con un poco danice e zucchero come condimento; in questo caso 
              dopo limpasto a freddo (si può utilizzare anche una 
              certa % di latte) non si aggiungono pinoli, noci,
 ma si mette 
              in teglia per non più di 1,5 centimetri e si ricopre con 
              uno strato (0,5-1 cm) di impasto di ricotta; sinforna a temperatura 
              mai superiore a 150°C per 1 ora.  
              3)Unaltra versione prevede lutilizzo di latte e zucchero: 
              500 g di farina vengono impastati con 200 g di zucchero e 3 bicchieri 
              di latte cercando di non fare grumi; amalgamare bene con 100 g di 
              uvetta (rinvenuta in acqua tiepida), 100 g di pinoli; stendere in 
              tutto in teglia imburrata (25 g di burro); mettere in superficie 
              2 cucchiai dolio e stenderlo con cura; infornare a 190°-200°C 
              per 50-60.  
            La polenta di castagnaccio 
              Si porta in ebollizione lacqua salata (2 litri) in pentola 
              capace; si abbassa la fiamma e si aggiungono 600 g di farina a pioggia 
              per impedire i grumi e si mescola bene con cucchiaio di legno; dopo 
              45 di cottura si versa su un tagliere di legno ed ancor calda 
              si serve a fette con ricotta.  
            La marronata (marmellata di castagne): 
              E in uso dallultimo dopoguerra; sbucciare e cuocere 
              le castagne; scolarle, togliere loro la pellicina intera, schiacciarle 
              e passarle allo staccio (*). Preparare a parte uno sciroppo facendo 
              bollire per una mezzoretta lo zucchero in acqua (700 g di 
              zucchero in un bicchiere di acqua: dose suggerita per chilo di passato). 
              Mescolare lo sciroppo al passato di castagne e riporre sul fuoco 
              per almeno mezzora. Giù dal fuoco ci fa buono assai 
              un qualche cucchiaio di rhum. 
              Variante: al passato caldo (*) aggiungere 1200 g di miele e miscelare 
              (aiutarsi con un poco dacqua di cottura delle castagne; raffreddare, 
              aggiungere vaniglia ed invasare.  
            Castagne arrosto (Caldarroste) 
              La ricetta montanara più tipica richiede la cottura in padella bucherellata 
              dopo incisione della buccia presso l’ilo (circa 20’ a fiamma viva), 
              una spruzzata di vino rosso prima di toglierle dal fuoco, un intiepidimento 
              dentro un panno chiuso per non perdere il sapore.  
            Castagne glassate 
              Le castagne arrosto, ben cotte, sbucciate e scelte, si infilano 
              in numero di 8 o 9 su bastoncini sottili e si immergono in sciroppo 
              bollente fatto con 250 g di zucchero ed un bicchiere dacqua. 
              Vi si lasciano per 5, indi si tolgono , si lasciano sgocciolare, 
              raffreddare ed asciugare.  
            Marroni canditi (Marron glacé) 
             Scottare in acqua bollente le castagne in modo da sbucciarle, 
              pelarle senza romperle e rammollirle.  
              Il 1° giorno si immergono in sciroppo a 15° di densità 
              e si tolgono al primo bollore; 
              il 2° giorno si concentra a 18° di densità lo sciroppo 
              e si ripete loperazione;  
              il 3° giorno si concentra a 25° di densità lo sciroppo 
              e si ripete loperazione; 
              il 4° giorno si concentra a 33° di densità lo sciroppo 
              e si ripete loperazione; e quindi si zucchera con zucchero 
              al velo vanigliato. 
              Si tolgono ora le castagne con una schiumarola e si lasciano asciugare 
              su una rete. 
              In genere si mantengo allacquavite mettendo i canditi in un 
              vaso e ricoprendo il tutto con una miscela formata da 5 parti di 
              sciroppo vanigliato e 3 parti di acquavite a 50°.  
            Zuppa di castagne 
              Servono 50-60 castagne arrostite quel tanto che serva per sbucciarle 
              bene; si cuociono a fondo in brodo di carne; si passano allo staccio, 
              si aggiungono due tuorli duovo e prezzemolo, indi si amalgama 
              bene e si versa sopra il brodo di cottura delle castagne; si serve 
              calda. Variante: si trita una cipolla intera, 50 g di sedano, 70 
              g di prosciutto crudo magro, 50 g di lardo (al posto di prosciutto 
              e lardo si può usare la pancetta) e si mescolano bene in 
              padella soffriggendo con 50 g di burro; aggiungere 800 g di passato 
              o di castagne bollite, sbucciate (in acqua bollente) e tritate; 
              aggiungere un bicchiere di vino rosso e far cuocere per 5; 
              aggiungere 1 litro di brodo vegetale leggero; lasciar cuocere oer 
              1 ora; servire la zuppa calda.  
            Arrosto di maiale con castagne 
              Prendere un pezzo di lonza di maiale da 800; avvolgere con fettine 
              sottili di lardo e legare con spago da cucina; mettere in casseruola 
              di terracotta con tre rametti di finocchio selvatico, 5 spicchi 
              daglio interi, 2 foglie dalloro, 3 bicchieri di latte, 
              una spruzzata di pepe nero ed un bicchierino di buon brandy; laciare 
              marinare bene per qualche ora; mettere in una teglietta da forno 
              insieme a 150 g di castagne secche(messe in acqua tiepida e fatte 
              rinverire per una notte) e cuocere a 180°C per 90 aggiungendo 
              lentamente e regolarmente il liquido della marinatura; se larrosto 
              tendesse a seccarsi occorre coprirlo preventivamente con stagnola 
              (al limite aggiungere un poco di acqua e latte (in rapporto 2:1). 
             
            Gnocchi 
              Si possono fare gnocchi con sola farina di castagne. Riporto una 
              ricetta di Zeri (cazzotti ) in cui si fa una pastella di farina 
              e acqua che poi si butta a cucchiaiate nell'acqua bollente e salata 
              ove si lascia cuocere per 10-15 minuti. Si condiscono poi come la 
              polenta. Ma è cibo un po' da Bertoldo. 
              Di egual pesantezza sono gli gnocchi della Valchiavenna (una variante 
              dei più noti pizzoccheri di farina di grano saraceno) in 
              cui si impastano 300 gr di farina di castagne con 150 gr di farina 
              bianca, acqua, un uovo, un bicchierino di grappa. Si formano e cuociono 
              gli gnocchi nel modo usuale e poi si condiscono come i pizzoccheri 
              con burro fuso e rosolato con aglio e salvia e pezzetti di formaggio 
              fresco di alpeggio ( magnocca ). 
              Si possono fare poi dei gnocchi di farina di castagne, farina bianca 
              e patate nel seguente modo. 
              Far bollire 7 etti di patate con la buccia, sbucciarle e passarle 
              al passaverdura. Aggiungere 100 grammi di farina di castagne e 100 
              di farina bianca, un uovo, sale. 
              Impastare e lavorare come normali gnocchi di patate. Servire con 
              pesto.  
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