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             Funghi 
              sottolio: 
            A questo piatto dedichiamo qualche nota in quanto è lantipasto 
              per eccellenza in Val Taro ed utilizza porcini, galletti, grifoni, 
              castagneri (T. acerbum). Si serve accompagnato da qualche fetta 
              di prosciutto crudo di Pama e qualche pezzetto di parmigiano strettamente 
              locale. 
            La ricetta prevede lebollizione per 10 con aceto bianco 
              e vino bianco (1:1) ed un cucchiaio di sale per 1 kg di funghi (alcuni 
              mettono pure un rametto di rosmarino); si sgocciolano bene e si 
              stendono su un canovaccio ben asciutto in modo da asciugarli bene 
              allaria; si invasano (vaso da 1 lt) con cura e si aggiungono, 
              con buona regolarità, 3 foglie di alloro, 5 chiodi di garofano, 
              20 grani di pepe nero. 
              Si lascia coricato e poi capovolto il tutto per 1 h (attenzione 
              che non cada nulla). 
              Si mette ora in posizione regolare e si versa olio doliva 
              sino a coprire il tutto e si chiude . 
              I vasi, prima delluso, vengono ben puliti (con alcool puro 
              da pasticceria) o sterilizzati in forno a 100°C per 20 
              (non i coperchi o le guarnizioni che vengono lavati con alcool puro). 
               
              Una variante della vicina Liguria è laggiunta di qualche 
              foglia di basilico fresco (al posto dellalloro), lavato con 
              acqua clorata ed asciugato bene allaria.  
              Le bolle daria createsi si possono togliere con un ferro dacciaio 
              per spiedini ben pulito. 
             
              
            Funghi sottaceto: 
            Si pulisce bene 1 kg di funghi (interi ma piccoli o a pezzi); si 
              fanno scottare per 3-5, a seconda del tipo di fungo e della 
              pezzatura, in acqua salata al bollore (anche qui alcuni mettono 
              il famoso rametto di rosmarino). 
              Si prepara una concia aromatica allaceto bianco facendo bollire 
              per 10 un litro daceto,1 spicchio daglio, 3 chiodi 
              di garofano. 5 grani di pepe, 3 foglie dalloro, sale (poco). 
              La concia raffreddata si filtra su cotone e si versa nei vasi dove 
              i funghi erano stati posti con cura insieme a tre spicchi daglio 
              crudo (non sbucciato) e a tre foglie dalloro. 
              
              
            Insalata di funghi porcini crudi: 
              Si condiscono le fette sottili dei porcini più compatti 
              con olio doliva, pepe nero, scaglie di parmigiano e sale (aggiunto 
              allultimo momento in tavola); evitare il limone. 
              Ai confini con la Liguria qualcuno insieme al sale aggiunge una 
              spruzzatina di prezzemolo. 
            Frittata:  
              Nellarea di Borgotaro si tagliano i funghi a pezzetti o a 
              fettine e si fanno leggermente rosolare in olio e quindi si versano 
              le uova sbattute e salate cercando di amalgamare bene; qualcuno 
              aggiunge un poco di parmigiano alle uova altri un poco di pan grattato 
              e latte 
              
              
            Crostini ai funghi: 
              Sono un piatto assai variabile e spesso si discosta dalla ricetta 
              originaria della vicina Lunigiana. 
            Questa prevedeva solo un semplice soffritto di porcini con olio 
              e aglio ed un successivo condimento del soffritto con prezzemolo 
              e limone (senza la solita sottiletta). Il soffritto così 
              lavorato arricchiva crostini o crostoni di pane integrale locale. 
              In alcune frazioni il soffritto di funghi prevedeva pure le bubboline 
              (ex-Amanitopsis ma mai le Amanite tipo spissa o rubescens consumate 
              invece nel Trentino).  
              
              
            Pappardelle con i funghi: 
              In una teglia far rosolare, in 5 cucchiai dolio, 2 spicchi 
              daglio dimezzati e la nepitella; ritagliare i funghi a dadi 
              (250 g) ed appena laglio colora unirli al soffritto d 
              aglio e nepitella; cuocere per 5; salare e pepare ; quindi 
              aggiungere i pomodori privi di semi e schiacciati; cuocere piano 
              per 20 con coperchio; quando il sugo è ben tirato aggiungere 
              400 g di pappardelle appena lessate in acqua salata e scolate. Mescolare 
              e servire subito. 
              
            Polenta ai funghi: 
              Pure in questo caso il sugo è con funghi, pomodoro e 
              talvolta salsiccia. 
              
              
            Risotto ai funghi: 
              Altro piatto assai comune che come il precedente può 
              essere preparato durante tutto lanno con funghi secchi e congelati 
              (ottimo è pure con i galletti freschi). E' qui presentato 
              anche con una gustosa variante. 
            Si prendono 1 cipolla, 2 spicchi daglio, una carota, un gambo 
              di sedano e si trita bene; si mette in casseruola e si aggiungono 
              50 g di pancetta macinata o lardo (o olio doliva) e si comincia 
              a fare il soffritto; si aggiungono 400 g di funghi freschi (o 40 
              g di secchi) a fettine e poco sale; cuocere lentamente per 10; 
              aggiungere ora 400-500 g di riso e mescolare bene aggiungendo continuamente 
              brodo di carne (o vegetale) ed un bicchiere di vino bianco secco 
              sino ad arrivare a cottura; servire con una spruzzatina di prezzemolo 
              sopra.  
              Variante: soffriggere a fiamma bassa una cappella di mazza di tamburo 
              in padella larga e con poco olio; tenere al caldo a 70°C un 
              piatto steso; appena il risotto è pronto, stendere la cappella, 
              anch'essa appena cotta, nel piatto caldo e ricoprirla bene con una 
              porzione del risotto ai porcini. Il gusto della Macrolepiota si 
              sposa bene con il risotto ai porcini. 
              
            Gnocchi di patate al ragù di funghi porcini: 
            Ingredienti: 
              Ingredienti per 4 persone:Per gli gnocchi: 1 kg di patate; 300 g 
              di farina; 1 uovo e sale.Per il ragù di funghi: 350 g. di 
              funghi porcini; 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine; 1 spicchio 
              di aglio; 1 mazzetto di prezzemolo; 3 cucchiai di formaggio grana 
              grattugiato; sale e pepe. 
              gnocchi, ragu, funghi, pasta, pastasciutta 
              gnocchi, ragu, funghi, pasta, pastasciutta 
              Preparazione: 
            Preparare gli gnocchi: lavare le patate, metterle in una casseruola, 
              coprirlecon abbondante acqua fredda e portare ad ebollizione; salare 
              e far cuocere le patate per 20-25 minuti circa finché diventeranno 
              tenere. Scolare le patate, privarle della buccia, passarle nelloschiacciapatate 
              e lasciarle ntiepidire.Setacciare la farina sulla spianatoia, disporla 
              a fontana, mettervi al centro le patate passate, l'uovo e un pizzico 
              di sale; impastare rapidamente gli ingredienti e lavorare per qualche 
              minuto ottenendo un impasto di giusta consistenza. Formare dei bastoncini 
              dello spessore di cm 1,5 arrotolandoli sulla spianatoia infarinata, 
              tagliarli a tronchetti dello lunghezza di 2 cm circa, schiacciarli 
              leggermente con il pollice sulla spianatoia infarinata e distribuirli 
              tenendo gli gnocchi separati uno dall'altro.Preparare il ragù 
              di funghi: pulire i funghi porcini privandoli della parte terrosa 
              e dura, lavarli rapidamente in acqua fredda, scolarli, asciugarli 
              delicatamente con un canovaccio e tagliarli a fettine. Mettere l'olio 
              in una padella e farvi appossire l'aglio sbucciato e leggermente 
              schiacciato; aggiungere i funghi a fettine e farli rosolare per 
              2-3 minuti circa; insaporirli con un pizzico di sale e pepe e cospargerli 
              con il prezzemolo lavato e tritato.In una pentola portare ad ebollizione 
              abbondante acqua, salarla e farvi cuocere gli gnocchi; scolarli 
              appena vengono a galla e condirli con il ragù di funghi e 
              con il formaggio grana grattugiato e servirli caldi. 
              
              
            Tagliatelle ai funghi: 
             2 persone 
              360 Kcal a porzione 
             
            INGREDIENTI 
             200 g di funghi porcini 
              5 rametti di prezzemolo 
              250 ml circa di brodo vegetale 
              1 scalogno 
              2 cucchiai d'olio extravergine di oliva 
              2 dita di vino bianco secco 
              sale 
              120 g di tagliatelle all'uovo 
              pepe 
            PREPARAZIONE 
             Togliere dai funghi la radichetta terrosa, quindi sciacquarli 
              sotto acqua fresca corrente per eliminare i residui di terra. Affettarli. 
              Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente 
              con la mezzaluna su un tagliere. 
              Scaldare il brodo. 
              Sbucciare lo scalogno, tritarlo finemente e farlo rosolare in una 
              padella assieme a due cucchiai d'olio. 
              Quando si sarà ben dorato unire i funghi, farli insaporire 
              per due minuti, quindi bagnare con il vino bianco. Far cuocere per 
              un paio di minuti a fiamma vivace, unire un pizzico di sale, un 
              cucchiaino di prezzemolo tritato, coprire e far cuocere per 15 minuti. 
              Girare di tanto in tanto ed unire del brodo se il fondo di cottura 
              dovesse asciugarsi troppo. 
              Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di scolarla, 
              aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento, 
              quindi accendere il fuoco ed unire altro prezzemolo tritato. 
              Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condimento 
              per qualche minuto, girando di frequente. 
              Servire immediatamente con un'abbondante grattugiata di pepe. 
              
              
            Risotto ai funghi e piccione: 
              In una pentola far appassire una mezza cipolla tritata in 4 
              cucchiai dolio e 25 g di burro; unire il piccione tagliato 
              in quarti; salare, pepare e far rosolare bene; aggiungere 1 bicchiere 
              di vino bianco secco e farlo evaporare; aggiungere ½ litro 
              di brodo e portare a cottura il piccione; disossarlo e riportarlo 
              a pezzi nella pentola; aggiungere 200 g di porcini freschi a fettine 
              (o 20 g di funghi secchi ammollati e tritati); aggiungere 300 g 
              di riso ed un altro ½ di brodo e portare a cottura; incorporare 
              25 g di burro e due cucchiai di parmigiano; mescolare e servire 
              caldo.  
             
              
              
            Testaroli al sugo di funghi: 
              Piatto tipico della vicina Pontremoli. 
              farina di grano duro 150 grammi 
              farina di grano tenero "0" 150 grammi 
              acqua 300 cc circa 
              sale una presa 
              pomodori da sugo maturissimi 700 grammi oppure polpa di pomodoro 
              300 grammi 
              funghi porcini secchi 100 grammi 
              aglio 1 spicchio 
              scalogno 1 
              prezzemolo 1 ciuffo 
              olio al peperoncino 20 cc  
            Preparazione dei testaroli 
              Come la maggior parte delle ricette molto antiche la preparazione 
              è relativamente semplice, la difficoltà sta nel trovare la giusta 
              consistenza e nello stendere correttamente la pasta. Partite mescolando 
              le due farine con il sale, poi versate a filo l'acqua, continuando 
              a mescolare per sciogliere i grumi. alla fine avrete una pastella 
              molto fluida (tipo quella delle crespelle per intenderci) che si 
              distribuisce con il mestolo o con il cucchiaio. Ora il momento critico: 
              scaldate moltissimo il "testo" poi distribuite un mestolo di pastella 
              partendo dal centro verso i lati. Il centro dovrà essere più spesso, 
              per risultare spugnosetto (appariranno dei buchi ed è bene) mentre 
              i bordi saranno sottili e friabili. Non abbiate fretta di girare 
              il testarolo: quando sarà pronto si staccherà da solo dal fondo 
              del testo (che deve essere liscio), se invece cercherete di scollarlo 
              si romperà! I testi tradizionali hanno un coperchio, che si copre 
              con le braci del camino, ed evita quindi di rivoltare il testarolo, 
              ma se lavorate sulla fiamma state ad osservare come funziona: quando 
              i bordi si cominciano ad alzare e la farina cambia colore è il momento 
              di girarlo con una paletta di teflon. La seconda parte della cottura 
              deve essere rapida (1 minuto) per non seccare troppo il testarolo. 
               
              il Sugo 
              Lavare e mondare i pomodori, eliminando bucce, acqua e semi. Dovete 
              procedere in questo modo: mettete a bollire una pentola di acqua, 
              appena bolle buttateci i pomodori. dopo un minuto prelevateli con 
              una schiumarola: in questo modo la buccia verrà via facilmente. 
              Ora tagliateli a metà e togliete i semi, poi sistemateli 
              a "pancia in giù" in modo che scoli l'acqua in 
              eccesso. Il lavoro è un po' lungo, ma sarete premiati con 
              un gusto dolce e fresco 
            Tritate lo scalogno con l'aglio e fatelo rosolare in 2 cucchiai 
              di olio al peperoncino, poi unite i pomodori e fate restringere 
              un poco il sugo. strizzate bene i funghi, aggiungete il prezzemolo, 
              regolate di sale e tenete in caldo 
            Sistemate un poco di sugo di pomodoro e funghi sul fondo di ogni 
              piatto, appoggiateci sopra il testarolo, tagliato in 4 ,coprire 
              con ancora un po di sugo lasciando però che si vedano 
              i bordi, spolverizzare con il parmigiano e servire subito. 
               
              
              
            Tortelli ai funghi: 
              Sono i classici tortelli derbetta conditi con sugo rosso 
              ai funghi. 
              
              
            Tortelli con funghi: 
              In questo caso i funghi sono nel ripieno in alternativa alle 
              erbette. 
              
              
            Zuppa di funghi:  
              700 gr di funghi misti (pioppini, porcini, chiodini, ecc) 
              2 spicchi d'aglio 
              1 patata tagliata a cubetti piccolissimi 
              1 cipolla bianca 
              1/2 bicchiere di panna fresca 
              1 mestolo di brodo vegetale 
              1 mestolo di latte 
              1/2 bicchiere di vino bianco 
              4 croste sottili di parmigiano pulite e raschiate 
              1 cucchiaio di burro 
              3 cucchiai di Olio EVO 
              Sale pepe 
              prezzemolo 
              4 fette di pane toscano lievemente biscottato 
            Lavate e tagliate a fettine i funghi; tagliate a fettine sottili 
              la cipolla. Fate riscaldare in una casseruola l'olio e il burro, 
              versatevi la cipolla e, dopo un minuto, i funghi e la patata. Mescolate 
              e fate dorare per 6 minuti. Versate il vino, regolate di sale e 
              di pepe e fate restringere il sugo. Versate il brodo caldo, mettete 
              l'aglio sbucciato e schiacciato e fate cucinare coperto, mescolando 
              spesso, per circa 20 minuti. I funghi devono rompersi al contatto 
              con il mestolo, altrimenti proseguite un altro po' la cottura, aggiungendo 
              qualche altro cucchiaio di brodo se serve. Togliete la casseruola 
              dal fuoco e, unendo la panna, con il frullatore a immersione, frullate 
              le verdure. Rimettete la zuppa sul fuoco molto dolce, unite il latte 
              e le croste di parmigiano e proseguite la cottura fino a quando 
              le croste diventano filanti e mescolando spesso. 
               
              
              
            Zuppa gialla: 
            Piatto lunigianese che prevede la rosolatura di 2 spicchi daglio 
              dimezzati e di nepitella in 50 g di burro; appena laglio colora 
              aggiungere 300 g di funghi porcini a fette; salare, pepare e rosolare 
              per pochi minuti; aggiungere 1 litro ed ¼ di brodo leggero; 
              quando spunta il bollore unire, a pioggia, 150 g di farina gialla 
              e cuocere, rimestando spesso, per 30; alla fine la zuppa dovrà 
              restare abbastanza liquida (eventualmente aggiungere ancora ¼ 
              di litro di brodo). Si può servire su crostini. 
              
              
            Scaloppe ai funghi: 
            Pietanza che prevede rigidamente vitello da latte e fette di porcini 
              freschi e maturi. 
            Il soffritto iniziale (olio e cipolla) viene aggiunto di funghi 
              a fette e volendo un poco di pomodoro con un poco di prezzemolo; 
              questo sarà il sugo di cottura delle scaloppe (mantenerlo 
              fluido con acqua tiepida e se si sono utilizzati funghi secchi servirsi 
              dellacqua di rinvenimento filtrata su fazzoletto di cotone). 
              
              
            Funghi in umido: 
            Nel pontremolese si aggiungevano anche patate a fettine. 
            Si fa il soffritto olio e cipolla e si aggiungono i funghi a pezzetti 
              ed il pomodoro e si fa cuocere; questa "fine" era dedicata 
              ai funghi più coriacei (cantarelli, idni,grifi,
.); 
              salare poco ed a fine cottura. 
              
              
            Funghi fritti: 
            Piatto apparentemente facile ma la panatura, lolio doliva, 
              la cottura sono fattori che sono conciliabili solo da esperti cuochi 
              (devono essere croccanti, non imbruniti, non unti); per questo si 
              tagliano a fette e si salano lasciandoli nel piatto per ¼ 
              dora; sinfarirano in farina di mais e si friggono in 
              olio extra-vergine poco aromatico (ligure). 
              
              
            Funghi trifolati: 
              Ingredienti 
              Aglio 1 spicchio 
              Burro 40 g 
              Funghi porcini 500 g 
              Olio 4 cucchiai 
              Prezzemolo in abbondanza 
              Preparazione 
              Per prima cosa pulite i funghi raschiandoli e strofinandoli con 
              uno straccio umido, infine tagliateli a fettine o a cubetti più 
              o meno grandi a seconda dei gusti e dellutilizzo che si deve 
              fare del trifolato. 
              Mettete in una padella lolio, il burro e laglio diviso 
              in due parti e fatelo scaldare senza però farlo soffriggere. 
              Aggiungete quindi i funghi, girateli bene per qualche minuto e copriteli 
              con un coperchio; fate cuocere il tutto per circa mezzora fino a 
              che i funghi abbiano buttato la loro acqua e la stessa si sia poi 
              asciugata. 
              Togliete quindi il coperchio, salate secondo i vostri gusti e aggiungete 
              il prezzemolo finemente tritato lasciando il tutto sul fuoco a fiamma 
              bassa per ancora cinque minuti. 
              Togliete dal fuoco e servite caldi o freddi a seconda delluso 
              che ne dovete fare. 
               
              
              
            Funghi alla piastra: 
            Piatto importante e difficile in quanto la giusta cottura può 
              evitare vari disturbi allergici e mantenere il tipico aroma (la 
              parte fertile va meno cotta); si condiscono con pepe e sale (vanno 
              bene i porcini, gli ovuli e le colombine): si arroventa la piastra 
              e si pone sopra (come nelle vecchie stufe di ghisa) la cappella 
              del fungo un cucchiaino dolio doliva, aromatizzato con 
              aglio e prezzemolo, che viene reintegrato durante la cottura; salare 
              e pepare allultimo momento.  
              
              
            Frittata di funghi: 
            Questa gustosa frittata viene eseguita preferibilmente con i prugnoli 
              ed i galletti ma è squisita anche con un misto funghi. 
             
              
            Funghi al forno: 
            In questo caso laroma tipico del cappello di porcino può 
              venire integrato e corretto (arricchito) con una pasta di gambo 
              e funghi vari (prataioli o colombine), parmigiano dolce di montagna, 
              uovo, pane grattato, aglio, prezzemolo e pepe (legati da una noce 
              di burro o da un filo dolio) che viene collocata sullimenio 
              capovolto. Al posto della pasta si può aggiungere verso la 
              fine cottura una fetta di caciotta nostrale. La cottura era sempre 
              su foglie di castagno. 
              
              
            Funghi al forno lunigianesi: 
            Una variante povera, lunigianese, che prevede lutilizzo di 
              500 g di porcini e 500 g di patate. 
            In una padella far rosolare, in 8 cucchiai dolio, un trito 
              fine di aglio e prezzemolo; prima che laglio colori unire 
              i gambi dei funghi, ben puliti, a pezzetti; far cuocere per 10 
              a fiamma bassa; pulire e tagliare a fette le cappelle dei funghi; 
              sbucciare le patate e tagliarle a fette medio-sottili; ungere una 
              teglia con olio doliva e stendere le patate come 1° strato; 
              fare un 2°strato con i gambi di funghi rosolati ed un 3° 
              strato ancora con patate; ricoprire il tutto con un 4° strato 
              di funghi a fettine; salare, pepare e ricoprire con prezzemolo (o 
              nepitella); bagnare con ½ bicchiere di vino bianco secco, 
              irrorare con olio doliva (8 cucchiai) ed infornare per 40 
              a forno già caldo. 
              
              
            Funghi in casseruola: 
            Piatto del confine piacentino che prevede una cottura al burro 
              delle cappelle di porcino(condite nella parte imeniale con sale, 
              pepe, prezzemolo) in terracotta.  
            Funghi di Uschione 
              Pulire i funghi, lavarli, farli sgocciolare e tagliarli a fettine. 
              Preferibilmente in un laveggio di pietra oll
re, soffriggere 
              a fuoco lento in burro abbondante e con una fesa di aglio. Non appena 
              questa e leggermente dorata, aggiungere i funghi con una manciata 
              di segregiola (timo serpillo o pepolino). Far tostare finchè 
              il liquido di cottura si sarà quasi asciugato. Quindi bagnare 
              di tanto in tanto con cucchiai di acqua calda per evitare che i 
              funghi attacchino al fondo del recipiente. Sale e pepe a piacere. 
             
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